"E' andata via la corrente e il computer si accende ma non parte!"

 

"C'è stato un temporale e ho perso il file sul quale stavo lavorando da tutto il giorno!"

 

"Dopo uno sbalzo di tensione la TV non si accende"

Queste frasi sono sufficienti a spiegare a cosa servono i Gruppi di Continuità! Gli UPS (Uninterruptible Power Supply) o gruppi di continuità sono, come suggerito dal nome, degli apparecchi che servono a garantire una erogazione di energia elettrica che non si interrompa in caso di guasti alla rete. Ne esistono di moltissimi tipi, pertanto nel guidarti alla scelta, faremo alcuni cenni tecnici necessari o utili per interpretare correttamente le varie sigle e indicazioni tecniche che potresti trovarti di fronte.

Indice dei Contenuti
Mi serve un gruppo di continuità?
Analisi delle Esigenze
Tipi di Gruppo di Continuità

Passivi
Attivi a Doppia Conversione
Line-Interactive

Dimensionamento gruppo di continuità
Scenari Tipici

Ho bisogno di un gruppo di continuità?

In estrema sintesi, un gruppo di continuità aiuta ad evitare danni alle apparecchiature elettroniche collegate.
Questa strettissima premessa può farti capire molto riguardo alla loro destinazione.

Anche presso la nostra azienda, non tutti i macchinari sono collegati a un gruppo di continuità, semplicemente perché molti apparecchi non sono così sensibili da subire danni in caso di guasti alla linea elettrica. Inoltre, non avrebbe senso acquistare un gruppo di continuità solo per proteggere, magari, un piccolo ventilatore acquistato per pochi euro. 

Alcuni degli apparecchi che vengono protetti spesso sono PC, Workstation, Sistemi di Backup, Computer da Gaming, Computer da Grafica e Video Editing, Mixer, Impianti e Periferiche Audio/Video, unità Server, NAS e simili.

Quindi, se disponi di attrezzature costose o importanti che vanno protette, allora la risposta è “Si, il gruppo di continuità è necessario”!

Detto questo, passiamo alla guida vera e propria.

Per parlare approfonditamente di Gruppi Di Continuità bisognerebbe spendere varie giornate, pagine e pagine di lettura. E si finirebbe comunque con l'essere imperfetti, perché i prodotti in commercio sono moltissimi e le loro caratteristiche cambiano di giorno in giorno. Senza esagerare con i tecnicismi, forniamo di seguito un piccolo sunto utile a farsi un'idea della situazione.

 

 

Se vuoi semplicemente una estrema sintesi che ti aiuti a fare un acquisto valido, puoi saltare tutto e passare agli scenari di uso (ipotetici, ma realistici) per darti una guida più “immediata”.

 

Se invece preferisci approfondire l'argomento per capire meglio di cosa si parla, continua qui sotto!

 

Analisi delle esigenze

Da cosa vuoi proteggere il tuo apparecchio?

Se vuoi proteggerti solo dal guasto alla rete, puoi optare per un UPS semplice ed economico che tenga acceso l'apparecchio per alcuni minuti anche quando la corrente va via. In questo caso puoi orientarti su un Gruppo di Continuità Passivo (Off-Line)

Se vuoi proteggerti da guasti alla rete e piccoli sbalzi di tensione, ma i tuoi apparecchi non sono particolarmente sensibili o delicati, puoi optare per un modello di Gruppo di Continuità Line Interactive. Questi apparecchi restano abbastanza economici, ma evitano che i piccoli sbalzi di tensione della rete possano danneggiare i tuoi apparecchi, inoltre manterranno gli apparecchi attivi e alimentati per qualche tempo in caso di assenza di corrente.

 

Tipi di UPS

Le tipologie si basano sul sistema di funzionamento, quelle che prendiamo in considerazione sono:

Offline (detti anche “passivi” o “passivi di riserva”)
On-line (detti anche “doppia conversione”,“sinusoidale” o “onda pura”)
Line Interactive

In questa guida cercheremo di non essere eccessivamente tecnici per privilegiare la chiarezza, pertanto concedici qualche licenza.

 

UPS Offline:

la corrente elettrica passa attraverso un sistema di lettura del voltaggio in ingresso. In caso di interruzioni di corrente (guasto alla rete), le batterie del gruppo intervengono e continuano ad alimentare l'apparecchio (è ragionevole aspettarsi un tempo di servizio compreso tra 5 e 15 minuti, sufficiente per salvare il lavoro e spegnere la macchina).

Come avrai già capito, questo sistema è il più semplice ed economico. Per quanto offra una certa protezione, non ti può fornire grandissime garanzie e non è adatto ad apparecchi sensibili agli sbalzi di tensione.

Comunque hanno un costo di acquisto estremamente ridotto, ingombri contenuti, rappresentando dunque una soluzione valida per diversi scenari di basso profilo.

 

Gruppi di Continuità a Doppia Conversione

chamati anche “a onda pura”, “sinusoidali”, “attivi” e “a doppia conversione”, sono gli apparecchi più sicuri ed efficaci.

Sono la scelta migliore quando le apparecchiature da proteggere sono importanti e delicate.  In caso di apparecchiature standard, non sensibili, è indispensabile ricorrere a questa tipologia in caso di impianto molto vecchio o in tutti quei casi ove la tensione non è sufficiente, la linea è poco stabile ed incostante. Questo è il caso di molti palazzi storici dei centri abitati, che per varie ragioni non possono sostituire gli impianti datati, così come le grandi abitazioni di massa, dove gli impianti risultano spesso sottodimensionati rispetto alla reale esigenza d'uso.

In sintesi, questi apparecchi si pongono totalmente tra il sistema protetto e la rete di alimentazione elettrica, creando una barriera sicura e totale contro ogni sbalzo di tensione.

Funzionano tramite un inverter interno che converte la Corrente Alternata (AC, quella della rete tradizionale) in Corrente Continua (DC, quella delle batterie). L’energia così immagazzinata, viene ulteriormente convertita in uscita, così da tornare AC e alimentare di fatto l’apparecchio protetto.

Hanno la caratteristica di produrre un’onda sinusoidale perfetta. Questo aspetto è particolarmente importante quando si proteggono apparecchi molto sensibili e delicati.

Sono, ovviamente, gli apparecchi più cari e affidabili sul mercato, tendono ad essere più ingombranti perché integrano, oltre al già citato inverter, anche un compartimento di raffreddamento più importante.

 

Gruppi di continuità Line Interactive

Questa generazione di gruppi di continuità, di diffusione più recente, è una sorta di “ibrido” tra le precedenti.

Anche le caratteristiche sono una via di mezzo tra le due categorie, creando un nuovo segmento di prodotti che offrono una protezione adeguata a un prezzo ragionevole, rivelandosi così utili e indicati per tutti quegli usi dove non è necessaria una protezione elevata come quella dei gruppi di continuità a doppia conversione, ma non è sufficiente quella erogata dai sistemi off-line.

Nello specifico, la differenza principale risiede nella capacità di proteggere anche dagli sbalzi di tensione. Si parla di piccole oscillazioni di pochi punti percentuale

 

Dimensionamento del Gruppo di Continuità

Il dimensionamento è un passo importante perchè potresti ritrovarti a spendere troppo o troppo poco, senza avere ciò di cui hai bisogno.
Se devi proteggere solo un Computer per uso domestico c'è un sistema molto semplice, molto rapido, ma molto approssimativo; puoi leggere l'etichetta dell'alimentatore e scegliere un UPS (semplice o Line-interactive) che abbia un valore (VA) di poco superiore. Ad esempio se il tuo alimentatore assorbe 400W puoi prendere un gruppo di continuità da 450VA, che terrà la macchina attiva per pochi minuti (a seconda dell'uso che ne stai facendo in quel momento).
Avrai solo il tempo di salvare i dati e chiudere, ma avrai raggiunto il tuo scopo.  

Se ci tieni a fare un calcolo più preciso, potresti analizzare uno per uno i componenti del PC. Per semplicità, in questa guida salteremo questo passaggio e ci accontenteremo di conoscere un valore “da etichetta” che correggeremo in seguito.

Dunque, prendiamo le apparecchiature da proteggere e segniamo i valori del loro assorbimento, sommandoli.
I valori di assorbimento, tipicamente, sono indicati in Watt. Ad esempio il PC desktop con il quale stiamo scrivendo l’articolo ha un assorbimento di 400 W. Ad esso è bene sommare l’assorbimento dello schermo, che è indicato sul retro (tipicamente siamo al di sotto di 50W). Se ci sono altri apparecchi collegati, continuiamo a sommarli.

Otterremo quindi un valore di assorbimento complessivo (nel nostro caso 650W). Scoprirai che i gruppi di continuità usano un indice diverso, il “VA” (VoltAmpere). Senza entrare nel dettaglio, la conversione è abbastanza semplice, è sufficiente dividere il valore in Watt per 0.7, ottenendo così il risultato in VA.

Per tornare al nostro esempio, i 650 Watt sono pari a 929 VA (650Watt /0,7=928,57VA). "Quindi mi serve un UPS da 929 VA?"
Non proprio, perché i valori di assorbimento che abbiamo preso in considerazione sono valori “di picco” e per fortuna non corrispondono con il consumo reale degli apparecchi, un po’ come un’autovettura che può raggiungere i 250km/h, ma difficilmente supererà i 130. Orientativamente, è sufficiente un valore inferiore del 30% rispetto al picco.

In realtà spesso si arrotonda per eccesso, il che è cosa buona per mettersi al sicuro nel caso in cui dovessimo collegare altri apparecchi in futuro e per prevenire il fisiologico deterioramento degli accumulatori (possiamo chiamarle batterie per semplicità). Quindi, tornando al nostro esempio, il picco è di 929 VA, l’apparecchiatura da proteggere non è particolarmente sensibile e non prevediamo di collegare altri apparati, pertanto sarebbe sufficiente Gruppo di Continuità da 650-700VA.

Volendo ottenere una stima molto precisa, potremmo tenere monitorati i consumi reali anteponendo un misuratore alla presa di corrente (sono apparecchi con un display e una presa che si trovano in commercio a partire da 15€) oppure un software (ne esistono molti, anche gratuiti) che mi dia informazioni sul consumo del PC. In questo caso avremo la massima precisione di dimensionamento e potremmo davvero fare una scelta perfetta.

 

 

Scenari d'uso

Se sei giunto qui saltando tutte le premesse precedenti, ti raccomandiamo di leggere almeno le prime righe che parlano del dimensionamento più semplice.

Dato che abbiamo preparato una certa quantità di esempi, li trattiamo a fondo nell'articolo Gruppi di Continuità UPS - Scenari d'Uso

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